< MUSICOTERAPIA - Le Voci del Mondo

“La musica è il linguaggio universale dell’umanità.”
Henry Wadsworth Longfellow

strumenti musicali su campo di uliviCosa è

Dai tempi remoti, o da quando la vita umana esiste, il suono (per le sue proprietà terapeutiche) viene usato per guarire, per rilassare, per comunicare, per socializzare o per collocarsi in uno stato di coscienza diverso del quotidiano. La musica è un veicolo che aiuta il corpo e l’anima a stare bene, anche se non è posto come primo obiettivo. Ad esempio, quando la mamma canta la ninna nanna al suo piccolo, o quando la tribù balla intorno al fuoco con il ritmo dei tam-tam, o quando la gente canta e danza nelle feste paesane. Come anche i canti liturgici, che inducono ad uno stato di introspezione, di profondo benessere.

Il termine “musica” si riferisce alle Muse (divinità greche) e alla loro Arte. Le Muse avevano due abilità: il canto e il pensiero. Così la mitologia greca ci conferma uno stretto legame tra la mente e la musica, tra il pensare e il cantare, tra la melodia ed il ricordo.

disegno di Pitagora che suona campaneL’arte di far star bene e guarire con il suono della musica oggi porta il nome di musicoterapia.

Possiamo dire che la musicoterapia è un bouquet di varie tecniche e metodi, dove la musica, il ritmo, il suono, sono il veicolo basilare che porta al processo terapeutico. Questo processo potrebbe essere considerato come un percorso di prevenzione, educazione, riabilitazione, integrazione o di sviluppo personale, che può contribuire alla crescita psichica e fisica dell’individuo.

La musica ci coinvolge nella maniera più totale. Ogni essere vivente ha dentro di sé la propria musica, si tratta di trovare le  giuste note che mettono in risonanza la musica interiore dell’individuo con il mondo esterno.

Quali obbiettivi si pone

vivere momenti di gioia e felicità
– dare spazio alla espressività e alla creatività
– considerare la disabilità come una risorsa
– aprire le vie per la relazione ed il contatto con l’altro
– stabilire una relazione non verbale per dare possibilità di comunicazione con il mondo esterno ad ogni essere umano
– sviluppare la  consapevolezza di se stesso, del proprio corpo, dell’ambiente circostante
– equilibrare lo stato psichico ed emozionale
– evolvere lo sviluppo vocale verso una maggior espressività e comunicatività
– estendere  l’apertura mentale attraverso momenti ludici, esperienze con fantasia guidata, drammatizzazione
– sostenere l’integrazione e la comunicazione nel gruppo.

A chi è rivolta

– a tutti quelli che desiderano migliorare la qualità della propria vita, per poter  vivere in serenità e pace
– a coloro che sono diversamente abile
– a chi è normodotato
– a ciascun bambino o bambina
– al futuro genitore
– alle persone anziane

kalimbaQuali metodi e tecniche usa

I metodi, le tecniche e gli strumenti variano a seconda degli obiettivi e delle necessità che si devono affrontare. La sensibilità, le conoscenze e le esperienze del musicoterapeuta sono di fondamentale importanza per la scelta degli strumenti, dei modi e tecniche da adoperare.

Alcuni metodi utilizzano gli strumenti, la voce o le registrazioni; altri si avvicinano alla danza, al teatro o alla meditazione. Questa diversità è dovuta alla plasticità del fenomeno musicale, capace di combinarsi e presentarsi in maniere diverse.

Parliamo di musicoterapia attiva, passiva o integrativa, a seconda se l’utente partecipa direttamente all’ attività musicale oppure è solo in ascolto (senza intervenire nella produzione sonora), o se si propongono tutte e due le attività precedenti, aggiungendone anche altre come giochi, teatro, danza, espressione corporea etc.

La varietà della mia formazione ed esperienza lavorativa mi ha portato ad apprezzare e imparare diverse tecniche e metodi, che metto a disposizione durante le attività di musicoterapia: improvvisazioni musicali, giochi corporei e musicali, attività corporeo-sonoro- musicali, vocalizzazione, disegno creativo…