Non esiste una persona che non sia un musicista. Tutti nasciamo con una musicalità innata. Siamo tutti dei musicisti eccezionali, anche se spesso diciamo: ma io non so suonare, io non so cantare, non sono capace. Questo avviene, perché spesso siamo fortemente condizionati dalle pressioni culturali, familiari, di gruppo e perdiamo il contatto con la nostra saggezza interiore.

Se ci diamo il permesso di vivere un momento di libertà e fiducia verso noi stessi e gli altri, se ci affidiamo alla nostra sensibilità e ricchezza interiore, allora apriamo le porte verso la bellezza e la gioia della vita. Attraverso gli strumenti musicali (di cui anche il corpo fa parte) e la voce, questo può avvenire.

Nella libera improvvisazione non c’è niente di scritto e prestabilito. Improvvisare significa affidarsi alle proprie risorse e capacità, lasciare fluire le note così come vengono, senza pretendere di prevedere, di anticipare, ma affidandosi alla sorpresa, all’imprevisto, all’inciampo che può essere superato da una nuova idea creativa. Entrare in ascolto di se stesso e di quello che accade intorno, per contribuire a che il gruppo diventi un unico strumento. Nello “spartito siamo noi” si suona quello che nasce nel momento – quello che accade nell’hic et nunc (qui ed ora).

A coloro che vogliono gioire e scoprire qualcosa di più della bellezza della vita e di se stesso.

– contattare la saggezza interiore
– dare spazio alla  gioia e alla felicità che vivono dentro di noi
– regalarsi un momento di pace e tranquillità
– allontanare ed estraniarsi da tutto quello che non ci far star bene
– darsi la possibilità di stare con sé, insieme a sé e vicino a sé
– divertirsi e vivere un momento di condivisione.

Gli incontri si svolgono in quattro momenti:
-nel primo si tenta di liberare la mente, distendere il corpo fisico, aprirsi verso l’ascolto di sé e del gruppo, tramite momenti ludici ed esercizi di respirazione e rilassamento
-il secondo momento è dedicato alla conoscenza ed esplorazione degli strumenti musicali e riflessione personale per la scelta dello strumento iniziale
-con il terzo momento si comincia la scrittura “dello spartito”  – libera improvvisazione
-il quarto momento: momento di silenzio, di riflessione, di condivisione per assaporare il vissuto

Gli incontri possono avvenire all’aperto, nei centri di socializzazione ed aggregazione, nelle scuole di infanzia, nell’ambiente scolastico o nello spazio predisposto dall’operatore
“Lo spartito siamo noi” si può praticare sia in gruppo, che individualmente.

L’attività dura da un minimo di 40 ad un massimo di 180 minuti a seconda del numero dei musicisti e dalla loro voglia di esplorare.